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PREMESSA

Il cinema è definito convenzionalmente la settima arte, e quella che in qualche modo integra le altre (architettura, musica, pittura, scultura, poesia, danza). Tecnicamente il cinema, in linea di principio, non è altro che una proiezione continua di una serie di fotografie, illustrazioni, disegni, etc. su uno schermo bianco disposto sulla parete di proiezione, e la sala di proiezione al suo opposto. Inizialmente per le proiezioni si utlizzavano generalmente i teatri, successivamente furono costruiti locali appositi ottimizzati per lo scopo. Per ottenere la senzione del movimento bastano una decina di immagini al secondo, la persistenza della luce nella retina dell’occhio umano e l’elaborazione del cervello completa il meccanismo. Lo standard dei 24 fotogrami al secondo venne imposto quando fu aggiunto il sonoro al film, fino ad allora muto, per ottenere un accettabile livello qualitativo dell’audio. Nel cinema professionale i 24 fotogrammi vengono illuminati due volte ottenendo una sequenza di 48 fotogrami al secondo.

PICCOLA STORIA

Tralasciando i primi esperimenti che risalgono al medio evo se non alle ombre cinesi del mondo antico, la nascita del cinema come lo intendiamo oggi risale alla fine dell’800. Due furono i dispositivi che ebbero successo nel senso che gli spettatori erano disposti a pagare il costo del biglietto. Il "kinetoscopio" dell’inventore, statunitense, del fonografo e della lampadina elettrica Thomas Alva Edison, e il "Kinetograph" dei francesi fratelli Lumier. Il primo era un apparecchio utilizzabile da un singolo spettatore, il quale guardando dentro un oculare poteva vedere il filmato (immagini impresse su una pellicola) retroelluminato (il dispositivo fu inventato e messo a punto dal 1888 al 1893). Il filmato impresso su una pellicola veniva fatto scorrere a mezzo di una manovella azionata dallo stesso spettatore. Quello dei fratelli Lumiere si affermò definivamente perchè permetteva la visione collettiva e in maniera confortevole.

La pellicola

Indispensabile ai due dispositivi era una sottile pellicola contenenti le informazioni da proiettare. La pellicola (film) contenente le immagini impresse fu inventata da George Eastman che la mise in commercio per la fotografia nel 1884, la versione da 35mm per la cinematografia fu introdotta nel 1889. Questo mezzo fu utilizzato fin quando, recentemente, non si affermò l'era digitale dei nostri giorni.

Evoluzione

Il cinema inteso come la proiezione in sala di una pellicola stampata, di fronte ad un pubblico pagante, è nato quindi il 28 dicembre 1895, quando a Parigi i fratelli Louis e Auguste Lumière, mostrarono per la prima volta, al pubblico del Gran Cafè del Boulevard des Capucines a Parigi, il filmato impresso sulla stessa con l’apparecchio da loro inventato.

Da allora molto è cambiato seguemdo la normale evoluzione di tutte le invenzioni di successo. Il primo cambiamento importante fu l'aggiunta del sonoro. Fino a quel punto la proiezione era la massimo accompagnata da un gruppo di musicisti o da un solo pianista. Iniziarono a svilupparsi le tecniche cinematografiche dapprima elementari e via via sempre più evolute. Queste, come è ovvio, divennero più sofisticate con la disponibilità di strumenti tecnici più moderni. Attualmente, con l'avvento della completa digitalizzazione, molto del lavoro dell'artista è svolto con sistemi computerizzati. Di pari passo anche la sala di proiezione ha cambiato volto, tutto è programmato con sistemi informatici. I cinema tradizionali sono quasi del tutto scomparsi soppiantati dalle multisala, cinema che ospitano al loro interno più sale di proiezione con la programmazione di film diversi.

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