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Come fù per la rivoluzione industriale, Internet è, allo stato, il principale motore di trasformazioni
socio-cultural-commerciali di cui non si intravede ancora limiti di sviluppo e confini. Ormai non esiste
attività umana che non abbia, direttamente o meno, un collegamento con Internet. Con la digitalizzazione
globale, le nuove applicazioni multimediali richiedono, ogni giorno di più, maggiori capacità di traffico
alla rete. In attesa della totale conversione del filo di rame con la fibra ottica, si pone un parziale
rimedio al problema con lo sviluppo di nuove tecniche di connessione. Attualmente, per il traffico internet,
il mezzo più utilizzato dall'utente comune è il tradizionale doppino telefonico seguito dalle linee in
fibra ottica. In forte espansione è la connessione via rete 3G-UMTS (rete dei telefoni cellulari), mentre
rimane marginale la navigazione su internet con la connessione via satellite. Il collegamento attraverso le linee
elettriche, dopo la fase sperimentale, non sembra riscontrare l'interesse degli operatori, almeno, per
quanto a conoscenza, in Italia ed in Europa. Mentre negli Stati Uniti è stato recentemente lanciato un
servizio commerciale, basato su tale tecnica, che sta riscuotendo un discreto successo. Il collegamento
ad Internet tramite rete elettrica non verrà trattato in questa sede.
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La connessione avviene tramite un modem (modulatore/demodulatore) analogico che componendo un numero telefonico
(dial) connette il PC a cui è collegato ad un computer remoto di un ISP (Internet Service Provider) con cui si
è sottoscritto un abbonamento (account), attraverso il PSTN (Public Switched Telephone Network), o in italiano
RTC (Rete Telefonica Commutata). La comunicazione è di tipo analogico il che significa che l'informazione (bit)
viene trasferita come se fosse un suono (modulazione). A destinazione il suono, con il procedimento inverso,
viene riconvertito in forma binaria (demodulazione). Questo tipo di connessione accetta una velocità da 1,2
Kbps fino a 56 Kbps. Nel tempo, man mano che si è aumentata la velocità di trasmissione si sono definiti i
relativi protocolli, così, per esempio, i 56 Kbps vengono identificati con il V.90 o K56flex. Aumentando la
velocità si è aumentato nel contempo il rischio di trasferire i dati con errori, per cui si sono adottati degli
accorgimenti, tipo compressione e correzione degli errori, per preservare l'integrità delle informazioni inviate.
Agli albori, quando gli ISP erano rari e concentrati nelle grandi città, i pionieri come il sottoscritto si
collegavano ad Internet anche in teleselezione con modem da 2,4 Kbps. Con l'espandersi di Internet, oltre alla
moltiplicazione degli operatori, si sono implementati i POP (point of presence), in modo tale che un ISP fosse
in grado di coprire una vasta parte del territorio nazionale. Adesso siamo arrivati al numero unico nazionale
così che si può usufruire di Internet al solo costo di una telefonata urbana (numero che inizia con il 702)
indipendentemente dal luogo di connessione rispetto alla sede del ISP.
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Per l'ISDN (Integrated Services Digital Network) il procedimento di connessione è il medesimo del Dial Up PSTN,
vi è cioè, dopo la composizione del numero, la negoziazione (handshaking) tra il computer utente con il computer
remoto dell'ISP a cui si è abbonati, con la differenza che ci si collega con un TA (terminal Adapter) ISDN su
una linea digitale, anche detta numerica. Come per il PSTN segue la fase del riconoscimento dell'utente a mezzo
dei codici Username e Password prima del reale accesso alla rete. La linea ISDN dispone di due canali capaci di
una velocità di connessione di 64 Kbps ciascuno, più un canale di servizio da 16 Kbps. Con una linea ISDN, quindi,
si può navigare avendo il vantaggio, rispesto alla linea analogica, di poter ricevere telefonate, cosa di non
poca rilevanza se si naviga per parecchio tempo. La velocità di connessione ad Internet abbiamo detto è di 64 Kbps,
ma può essere raddoppiata se si utilizzano i due canali contemporaneamente, se l'ISP a cui ci si connette ha
implementato la possibilità della connessione doppia. In questo caso la velocità di trasmissione sale a 128 Kbps,
ma si ha una tariffazione doppia e si perde il vantaggio di una linea per il telefono libera.
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ADSL è l'acronimo di Asynchronous Digital Subscriber Line (sottoscrittore di una linea digitale asincrona).
Tecnologia nata dall'esigenza di ottenere una maggior capacità di trasferimento dati senza modificare l'infrastruttura
telefonica esistente, il classico "doppino telefonico" o più tecnicamente il "twister pair". Oltre alla maggiore
velocità, con l'ADSL si mantiene libera la linea voce, quindi si può tranquillamente parlare al telefono mentre si
naviga o si scarica qualche file. Questo è possibile in virtù del fatto che la trasmissione/ricezione dei dati viene
effettuata a frequenze diverse da quella voce (300 - 3100 Hz), e precisamente tra 30 KHz e 1,1 MHz. Il termine
asimmetrico indica che le velocità di ricezione (download) e trasmissione (upload) non sono uguali. Una tipica
linea ADSL è di 640 Kbps in download e 128 Kbps in upload, ma questo dipende dal tipo di abbonamento sottoscritto
con l'operatore telefonico, in primis, e da altri fattori quali la distanza tra l'utente e la centrale telefonica
di zona, la saturazione della linea, etc. Nominalmente la velocità dell'ADSL è di 8 Mbps in download e 1 Mbps in
upload (velocità teoriche). Nonostante le diverse frequenze di trasmissione comunque, è necessario installare un
filtro per evitare interferenze tra ADSL e telefono. Ciò consente, inoltre, di poter utilizzare anche il modem
analogico, magari per inviare Fax. L'ADSL funziona normalmente sulla Rete Telefonica Commutata. Per tale motivo,
in caso si possedesse una linea ISDN, la Telecom provvede ad installare una ulteriore linea esclusiva per l'ADSL,
senza costi aggiuntivi. Ovviamente, come per l'analogico e per l'ISDN, anche l'ADSL necessita di un'apparecchiatura
di interfaccia adatta allo scopo. Tale dispositivo è il modem ADSL, che deve essere compatibile con gli standard
adottati dall'operatore telefonico con cui si è sottoscritto l'abbonamento. Per testare la velocità
della tua ADSL clikka quì
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La tecnologia che utilizza la fibra ottica per il collegamento ad internet da rete fissa è la più veloce attualmente
esistente. La stessa, infatti, permette Velocità di accesso alla rete Internet fino a 10 Mbit/s sia in downstream
(cioè dati dalla rete verso il PC utente) sia in upstream (dati che dal PC vengono inviati verso la rete Internet).
Purtroppo non vi è, allo stato attuale, una capillarità della rete in fibra ottica paragonabile a quella tradizionale,
a causa della mancanza di investimenti per la riconversione della rete da parte del maggiore operatore di telefonia.
Anzi, è dovuto alla caparbietà di alcuni imprenditori se questa tecnologia pian piano sta coprendo vaste aree
metropolitane italiane. Ovviamente si sta parlando del cosiddetto ultimo miglio, cioè il tratto di linea che va
dalla centrale telefonica di zona fin dentro casa del cliente. Mentre è risaputo che tutti i backbone (dorsali),
nazionali ed internazionali, già da tempo utilizzano questa indispensabile tecnologia. Alla base vi è il principio
di trasmissione dei dati tramite impulsi luminosi percorrenti queste speciali fibre. Per sua propria natura, la
tecnologia di trasmissione in fibra di vetro è praticamente esente da disturbi elettromagnetici. Come per il doppino
telefonico, si puo incrementare la capacità trasmissiva utilizzando frequenze diverse in singoli canali separati.
In questo caso si parla di spettro cromatico, cioè ad ogni colore (frequenza) si associa un canale. Tutti noi
sappiamo che tra, diciamo, il giallo e il rosso altro non vi è se non una differenza di frequenza delle particelle
fotoniche, quindi il concetto è analogo. Considerando che ogni cavo (transoceanico) è composto da molte centinaia
di fibre, e che ogni fibra ottica può contenere fino a 1000 lunghezze d'onda diverse, che ogni canale trasmette fino
a 10 Mbps, si comprende facilmente l'enorme massa di dati che il mezzo consente di trasferire. Questa tecnologia è
conosciuta con il nome di DWDM (Dense Wavelength Division Multiplexer).
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In attesa che la fibra ottica raggiunga ogni angolo abitato, i satelliti per le telecomunicazioni digitali possono
essere sfruttati per accedere ad Internet in broadband. Tale soluzione può offrire grossi vantaggi soprattutto in
quelle zone, lontane dai grossi centri urbani, in cui non esistono collegamenti veloci e risulterebbe troppo costoso
portare altri tipi di connettività a larga banda. Half duplex sta ad indicare che il flusso dei dati è in una sola
direzione, e cioè dal satellite verso la parabola di ricezione e quindi del PC utente. Per poter navigare è ancora
necessario avere un collegamento telefonico ad un provider a cui inviare i comandi necessari per ricevere i dati a
cui si vuole accedere via satellite. Questa modalità è definita UNICAST, cioè indirizzata al un solo utente richiedente.
A meno che non si voglia ricevere un predefinito bouchet di informazioni da scaricare sul proprio pc per la navigazione
tipo offline. Questa modalità è definita MULTICAST, e cioè è indirizzata a tutti gli utenti abbonati al servizio.
In questo caso però, l'interattività è nulla o quasi, essendo limitata ai dati disponibili, e l'utente è un navigatore
passivo. Il funzionamento UNICAST è simile al collegamento ad Internet tradizionale con la sola differenza che i dati
in ricezione arrivano via satellite, dopo che gli stessi sono inviati dal provider-sat al satellite stesso attraverso
un trasponder. Per questo tipo di collegamento è necessario avere installata una parabola per la ricezione del segnale
satellitare, una scheda satmodem di ricezione collegata al proprio PC, l'abbonamento ad un operatore che offre tale
servizio, ed un modem analogico per collegarsi al proprio ISP.
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Per Satellite Full Duplex o a due vie, si intende un collegamento via satellite per la navigazione Internet senza
l'ausilio di alcun collegamento terrestre. Il servizio consente la navigazione Internet broadband anche laddove
non esiste alcuna struttura di telefonia, fissa o mobile. La tecnologia è basata sul protocollo IP per cui vi è
piena compatibilità con l'hardware e il software esistente. Il funzionamento del sistema prevede una centrale di
comunicazione attraverso la quale si è interconnessi ad un backbone Internet da un lato, e con il satellite dall'altro.
L'utilizzatore, che avrà sottoscritto un contratto di fornitura del servizio con la società che gestisce questa
centrale (Satellite Gateway), si connette attraverso il satellite alla centrale che è intreconnessa alla grande rete.
Oltre alla parabola, con illuminatore in grado di trasmettere oltre che di ricevere il flusso dati, è necessario
possedere un'unità di interfaccia al proprio PC che contiene al suo interno un modemsat (fornito dalla società
fornitrice del servizio) connessa alla parabola tramite cavi (o in alcuni casi attraverso un collegamento radio).
Dal punto di vista del sottoscrittore questo servizio fornisce funzionalità uguali a qualsiasi altra connessione
broadband ad Internet terrestre.La centrale di comunicazione consiste in: una antenna parabolica di adeguate
dimensioni capace di trasmette e ricevere i segnali del satellite; modem; servers e attrezztura di networking;
che funziona, in completa trasparenza, come un ponte radio di alte prestazioni che connette il cliente alla Rete
Internet. Allo stato, per quanto mi è dato sapere, questo servizio non è disponibile all'utente comune in Europa.
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Un nuovo metodo, in rapido sviluppo, per connetersi ad internet è quello a mezzo della rete utilizzata dai telefoni cellulari.
Per far ciò si utilizzano le cosidette modem USB, che altro non sono che dei modem per la trasmissione dati via cellulare.
I modem più recenti riescono a connersi ad una velocità di 7.2 Mbs a mezzo del protocollo HSUPA (High-Speed Uplink Packet
Access) presentati e lanciati sul mercato dalla HUAWEI nel 2007. Il protocollo HSUPA è un'evoluzione del sistema 3G - UMTS
per la comunicazione di dati. Questi dispositivi mobile sono dotate di SIM, e un numero identificativo, ed utilizzano i
medesimi codici e procedure per connettersi al sistema, allo stesso modo dei normali cellulari. La possibilità di collegarsi
ad internet ad alta velocità dipende dalla copertura che il singolo operatore garantisce, a mezzo dei propri ripetitori,
nel territorio. Quando, dal punto da cui ci connettiamo, la rete ad alta velocità non è disponibile, si stabilisce una
connessione con la rete GSM, la quale garantisce ugualmente l'accesso ad internet, ma ad una velocità di circa la metà
di quella HSUPA. Se, altresì, la rete del nostro operatore non è raggiungibile, allo stesso modo dei cellulari, si attiva
il roaming con una qualsiasi rete di altro operatore presente. Al momento di questo aggiornamento 11/2013, un noto operatore
del settore reclamizza su propria rete una velocità di connessione di 42 Mbps con tecnologia LTE.
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